Che
estate è stata questa? Francamente io sono quasi contento che sia finita. Lo
scrivo con un certo sospiro di sollievo. Anche se devo ammettere che i
presupposti era stati molto diversi. Mi ero già immaginato immischiato in qualche
tresca amorosa. E invece no. Niente. Invece è stata un’estate in cui ho girato
dalle Marche all’Emilia alla ricerca di un posto di lavoro negli enti pubblici,
e ne ho vinti persino due. Chissà mai quando mi chiameranno, e se mai
accetterò. Ma vabbè. Basta provarci no? Ma non è tutto. E’ stata l’estate delle
conferme.
Ovvero
l’estate in cui ho fatto ventotto anni, ma in realtà me ne sono sentiti quasi
sempre ottantadue. L’estate in cui la noia l’ha fatta da padrona, e neanche gli
amici sono stati fin troppo terapeutici. L’estate degli scazzi amorosi e degli
stronzi. L’estate delle zanzare aggressive e selvagge che non mi hanno dato
scampo neanche con l’Autan. L’estate in cui è arrivata Asia, e sono diventato
zio acquisito. Un’estate troppo breve. Un’estate che mi ha fatto rimpiangere
l’inverno. Un’estate che rimpiangerò tra un mesetto circa. L’estate della
trasparenza, la mia, visto che nessuno mi ha dato un pizzicotto sul sedere.
Ho
pensato persino che il problema sia tutto mio. E’ vero anche che andrò in ferie
il 17 settembre, per cui non è neanche troppo carino vedere milioni di persone
abbronzate che se la spassano mentre tu devi sgobbare. Ma forse questa estate
ho aggiunto un altro tassello a quella che mi piace che fosse la mia
consapevolezza. Ovvero che devo smetterle con le discoteche. Non sono più
quelle di una volta. E io francamente non posso più fare i km all’interno di
esse tra milioni di persone alla ricerca disperata di un uomo che mi degni
della sua considerazione. Nossignore!
Ci
hanno imposto delle regole che adesso cominciano a starmi strette. Il Gay
Village è assediato da un manipolo di etero coatti che prima si gigioneggiano
che quattro checce ci hanno provato con loro e poi appena escono fuori,
ubriachi e strafatti di chissà che cosa ti prendono a calci fino a farti uscire
gli zigomi dalla faccia. Il Glamda (al Vintage) è stata una piacevole novità,
ma ben presto la noia ha vinto anche lì, visto che la musica ti faceva venir
voglia di prendere a testate gli alberi e chiunque passava a tiro. Altre cose?
Bo. Non lo so, non mi pare di ricordarle.
Forse
perché non erano interessanti. Ah si. Piazza Vittorio per la settimana del
Pride. Quello è stato un bel posto. Ma tra la pioggia e il lavoro ci sono stato
poche volte. Insomma è possibile che uno si possa rompere le palle di Roma
d’estate? Si. Io mi sono rotto le palle. Per non parlare della grigia e pesante
nube tossica allontana gay che si è formata intorno a me. Tutti quei ragazzi
intriganti, interessanti, simpatici dove sono andati a finire? Adesso vai in un
qualsiasi posto di aggregazione omosessuale e stanno tutti lì con il naso in
basso a controllare Grindr o Scruff o WhatsApp o quel cazzo che hanno. E’
possibile che è diventato complicato avvicinarsi e fare quattro chiacchiere.
Chessò?
Di sport, politica, tv. Ok. Forse di sport e politica ne capisco ben poco. Ma
tv si. Eccome se ne capisco. E’ possibile che la pigrizia ci ha portato (mi ci
metto ovviamente anche io) ad andare a cercare chi ti scopa direttamente in un
locale gay. Non deve esistere neanche più uno scambio di parole, una stretta di
mano… Chessò un valalalasss simpatico introduttivo. Nulla di tutto ciò? Lo so.
In pratica sto mettendo in evidenza un lato malato della società gaia
capitolina. Ma non è affatto giusto che le cose vadano così.
E
poi ti giri, e orrendi esemplari di ragazzi omosessuali, più simili a dei
criceti spelacchiati, sono li che se la chiacchierano nasino-orecchio con dei
ragazzi discutibilmente interessanti, ma che comunque sono degli essere umani,
e con i quali copulano e amoreggiano, e quando ti passano davanti alzano il
sopracciglio a mò di sfida. Come se stessero dicendo “Io ho un ragazzo e tu no…
Io ho un ragazzo e tu no” adducendo in maniera molto sottile una specie di
semimovenza di vittoria. Eh si, e che pensavi che non me sono accorto?
Tutto
questo in me crea dei sentimenti contrastanti che si manifestano, soprattutto
quando ho un bel tipo davanti con il quale mi vorrei avvicendare, con
un’evidente stato di ansia generalizzata e un’improvvisa balbuzie che mi rende
praticamente un emerito deficiente. Addirittura sono arrivato a pronunciare la
esse moscia (a mò di Paperino). Il ritratto di un essere orribile. E sono stato
gentile, visto che parliamo di me. Ed ora, perentoriamente, in me riaffiora la
necessità di chiedermi come mai succede ciò. Ma rischierei di rielencare per la
milionesima volta cose già dette in altri cento post.
Insomma
neanche io mi sopporto più. Ripeto a me stesso che devo svegliarmi col sorriso
e bastarmi a me stesso. Ma puntualmente invece mi incupisco davanti a
improbabili coppie che vogliono sciorinarmi il loro stare insieme come una
scelta matura e consapevole e soprattutto piena di amore. Quando poi, e io ne
so di ben donde, quando uno dei due si gira l’altro è già pronto a diventare
una sciacquetta spara ferormoni e appestare chiunque topolone lo circondi nel
raggio di 150m. Basta, sono esausto. Ma dove sono finiti i ragazzi di una
volta?
Secondo
me sono andati all’apertura del Village con la navetta e in realtà li hanno
portati chissà dove. E nonostante tutte queste vagonate di pensieri mi rendo
conto che tra una settimana io rimpiangerò questa estate. Perché non lo so. Ma
so che sarà così. In compenso ho smesso di chiedermi quando mai troverò uno
decente che mi degni del suo sguardo. Che abbia voglia di parlarmi. E abbia
voglia di farmi sentire importante. Suo. E quel qualcuno so pure chi è. Ma mica
se lo vuole mettere in testa?
Va beh, già che sai chi è, mi sembra un buon inizio...
RispondiEliminaAnnabelle secondo me la soluzione è un cambio di scenario. Vieni a Milano e risolviamo tutti i problemi.
RispondiEliminaRagazzi, no, non dite eresie.
RispondiEliminaA Milano tutte le persone sono chiaramente più stronze! ;)
Annabelle non ti crucciare, il momento arriverà.
Ciao Annbelle, beh secondo me quello di cambiare ambiente non è una cattiva idea. Ti faccio un esempio (etero ok però l'amore non ha sesso giusto?) mia sorella si trovava nella stessa condizione con i ragazzi anzi forse peggio visto che trovava solo 30enni con la mentalità di un dodicenne, poi ha frequentato nuovi amici, è uscita dal solito giri di compagnie e ta-dah, nel giro di un anno ha trovato il ragazo e si è sposata. Ok magari non cerchi tutto ciò ma solo un compagno, comunque sventolare l'idea di cambiare ambiente non è così negativa e credo che il fatto che tu sia riuscita a vincere concorsi pubblici in nuovi posti non è un caso ma vuol dire che finalmente stai facendo qualcosa per te stessa. scusa il mio esser logorroico. Sii felice. Daaid
RispondiEliminaio invece comincio ad esser stanco di gay che fottono come conigli con chiunque capita a tiro e poi si lamentano sognando l'amor romantico. Una relazione è qualcosa che si coltiva cominciando da quando sei solo. E' come preparare il campo per la semina. Se fotti a destra e manca goditela, ma non pretendere l'impossibile. Solo nei film la troia trova il ricco ed affascinante principe azzurro. Nella realtà la reputazione ti precede e ti segue, ovunque e comunque. Be real... and realistic. Con affetto (anche se può non sembrarti)
RispondiEliminaCara Nonna,
RispondiEliminaHai perfettamente ragione quando fai questo discorso. Ma a mio avviso non mi pare proprio che sono fin troppo realistico. Sono pienamente cosciente che il principe azzurro arrivo per uno su un milione (e ne ho visti in giro forse uno o due) e soprattutto che non va affatto bene andare a destra a manca a fottere come se non ci fosse un domani. In realtà, il domani è come se non ci fosse davvero. È sicuramente vero che una relazione va coltivata anche da soli, ma è altrettanto vero che bisogna essere in due, ed essere entrambi predisposti a stare insieme. Il Pisello Odoroso non vuole essere uno spazio ipocrita. Racconto me stesso e quello che mi succede senza troppi pensieri è, mio malgrado, forse non smetterò mai di finire di sognare il principe azzuro. E anche di scopare. Perché mi piacciono entrambe le cose.
;)
Ciao Nonna
AB