martedì 10 febbraio 2009

Storia di un pisello odoroso...

Generalità: pianta erbacea annuale rampicante, appartenente alla famiglia dei piselli, originaria dell'Europa meridionale. Ha fusti rampicanti, eretti, che raggiungono i 150-180 cm di altezza, anche se esistono cultivar a vegetazione compatta; le foglie sono pinnate, composte da due foglioline, di colore verde chiaro; in primavera e in estate produce numerosi fiori a forma di farfalla, riuniti in grappoli, prevalentemente nelle tonalità del rosa, ma anche bianchi, rossi, viola e gialli; delicatamente profumati. Per prolungare la fioritura staccare i fiori appassiti.
Esposizione: i piselli odorosi preferiscono le posizioni soleggiate, ma crescono senza problemi anche all'ombra parziale; nei luoghi con estati molto calde si consiglia di porli a dimora in posizioni in cui la pianta sia al sole, ma il terreno in cui è interrata sia all'ombra nelle ore più calde del giorno.
Annaffiature: annaffiare con regolarità, soprattutto in estate, evitando di lasciar asciugare eccessivamente il terreno; aggiungere del concime per piante da fiore ogni 10-15 giorni all'acqua delle annaffiature.
Terreno: i lathyrus necessitano di terreni ricchi, sciolti e molto ben drenati, possibilmente ben lavorati e arricchiti di concime organico; le piante si autoseminano spontaneamente, ma crescono molto meglio se ogni anno si coltivano in zone diverse del giardino. Per una vegetazione più compatta e per far ramificare di più la pianta si consiglia di cimarla quando ha prodotto 2-3 paia di foglie.
Moltiplicazione: avviene per seme, in marzo-aprile, lasciando in semi in acqua per alcune ore prima di seminarli; si possono seminare anche in semenzaio in febbraio, ma questa pratica è poco utilizzata poichè i piselli odorosi difficilmente sopravvivono ai trapianti.
Parassiti e malattie: i piselli odorosi possono venire attaccati dagli afidi (detti anche pidocchi delle piante); se il terreno è scarsamente drenante può capitare che la pianta venga colpita da marciume radicale.
Se per caso vi state chiedendo il senso di questa introduzione prettamente botanica basta che vi addendriate nel mio blog. Per prima cosa ci tengo a chiarire che io sono Annabelle Bronstein. O meglio Annabelle Bronstein è il mio mood un pò superficiale, zoccolegno e pop nei momenti che lo permettono. Ma ora è arrivato il momento di togliersi questa machera e mettervi a conoscenza del mio vero io. Io sono un giovane ragazzo gay, mi sono trasferito a Roma due anni fa e dopo due anni credo già di averne abbastanza di tutta questa vita free che la capitale "offre", anche se devo ammettere che ci sono ancora tantissime altre cose che devo ancora fare. Ma se vi frulla ancora nel cervello ancora il senso del titolo di questo blog ora passo all'enunciazione. Qualche giorno fa rientro a casa dopo un devastante pomeriggio di lavoro, e scopro questo simpatico mazzolino di fiori con un bigliettino. Io già quasi impazzito, ho pensato ad uno spasimante segreto, un ammiratore fuori di testa, che so uno stolker oppure un banalissimo errore. Mi ricredo quando sul biglietto leggo per Francesco e co., io non mi chiamo Francesco è l'unico che mi ci chiama è la mia vicina di casa. Infatti carta canta, e per augurarci, in notevole anticipo, una buona pasqua ha pensato di omaggiarci di un cadeaux floreale. Macchèccarrinnnoooo mi sono ritrovato a pensare. Lei è sempre così carrrinnnnaaaaa. Quando poi l'ha visto il mio coinquilino è letteralmente impazzito. Il bello è stato quando un nostro amico appassionato di giardinaggio ci ha detto che in mano avevamo un "Pisello Odoroso". Così per scherzo e anche un pò per curiosità giardinaggio.it mi ha regalato una chiara spiegazione. E lì ho cominciato a riflettere che io e questo pisello odoroso probabilmente avevamo qualcosa in comune. Insomma ci può stare che noi esseri umani siamo un pò come le piante. E i gay magari potrebbero essere proprio paragonati a un pisello odoroso. Essendo uno a cui piace scrivere poi il passo è stato quasi obbligato. Per cui eccomi a lasciare al web le mie memorie personalissime su quella che è la vita gay a Roma ma non solo. Voglio sentirmi dire da voi "SI, VIVIAMO IN UN MONDO DI PAZZI!". Certo aspettatevi ridolini e movenze pop, aperitivi e alcolici, Sex, drugs & the City, uomini di ogni genere e razza pronti ad arrivare ovunque per raggiungere lo scopo, ovvero trovare il vero amore. E io sono ovviamente uno di quelli. Ma la ricerca è dura e anche abbastanza complicata e non priva di ostacoli. Prendetela come una seduta di psicoanalisi. Più che altro dovuta, visto che al momento non posso permettermi un vero psicologo. O psichiatra. Vabbè. Detto questo vi lascio perdervi nel mio marasma, nelle mie emozioni, nelle mie passioni. Caffè, sigarette, musica pop, vodka e bei ragazzi. In ordine sparso, o come meglio capitano. ;)
AB

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