sabato 23 gennaio 2010

I mini pinner e tutto quello che ti frullano, in testa.


E’ ufficiale. Questa è la settimana del micro pisello. E visto che questo blog si chiama Il Pisello Odoroso non potevo non trarre ispirazione da questi sgamoni pubblici. Tutto è iniziato con le iene che hanno messo fino alla diceria che Beckham ha un mega pacco. Beckham ce l’ha piccolo. E la Di Cioccio ci ha messo pure la mano. Ma non solo perché arriva anche il micro pisello di Jesus Luz, che si conferma come un’inaspettata sorpresa. Io non mi sono mai fatto troppi problemi per il mio, che trovo ottimamente giusto come grandezza. Però il tutto mi ha dato un’iniezione di autostima non indifferente. Ma non solo i micro piselli famosi sono interessanti. Diversi micro piselli, o come li chiamo io mini pinner, invece digitano spesso il mio numero di telefono.



E diventano stranamente insistenti. Per esempio lunedì un tale di nome Giovanni decide che era ora di ri-allacciare i rapporti con me. Io ero a lezione all’università pervaso da diversi dubbi su quello che la mia prof. stava insinuando. Avevo anche dimenticato la suoneria al telefono. Naturalmente. Proprio mentre si disquisiva sulla valenza dei corticosteroidi nel trattamento delle bronco pneumopatie ostruttive parte inavvertitamente il tema di Sex And The City. Lo so, nessuno dedurrebbe mai che sono gay. Con molta nonchalance mi sono alzato chiedendo scusa e sono uscito sotto gli occhi sorpresi dei miei compagni di banco. Penso che ci siano suonerie peggiori della mia comunque, tipo una canzone qualsiasi di Rihanna.

Rispondo ad un numero fisso di Roma. “Pronto?”. Con la voce più maschia che posso. “Salve signora cercavo Annabelle!” sento dire dall’altro capo. Ecco quello che succede a me quando rispondo al telefono, tutti si sentono in dovere di scambiarmi per una signora. “Sono io Annabelle… e tu chi sei?” chiedo con una certa fermezza. “Sono Giovanni… Ci siamo visti all’Alpheus… Ma non ti ricordi di me? Un giorno anche in centro… Dai sono quello con gli occhiali… Ma mica ti disturbo?”. Giovanni… Ci siamo visti all’Alpheus… Con gli occhiali??? Ma chi stracazzo è??? “AH SI! Cioè credo di aver capito chi sei, ma si ora mi disturbi sto all’università.” Ok non avevo la più pallida idea di chi fosse questo Giovanni.

“Sai mi chiedevo se potevamo vederci prima o poi, anzi domani. Dovrei essere proprio dalle tue parti, ho un appuntamento a P.le Clodio alle 16 e mi chiedevo se dopo potevamo berci qualcosa insieme. PAUSA. Ecco se non hai nulla da fare?” dice convinto. Io indeciso se buttare il telefono lontano milioni di km (anche se non l’avrei mai fatto a prescindere), oppure fingere un’improvvisa caduta della linea mi sono chiesto, MA QUESTO CAZZO DI GIOVANNI SA CHE IO NON ABITO PIU’ DA QUELLE PARTI DA TIPO QUATTRO MESI? Decido che è meglio chiudere la telefonata in modo vago ma incisivo. “Senti no, purtroppo sto impicciato, magari ci risentiamo dopodomani… Ok? Ora scusa devo proprio scappare!”.

Passano altre quarantotto ore in cui destino tutte le mie forze a capire le fattezze fisiche di Giovanni. Rifletto alle pochissime informazioni che ho. Giovanni, Alpheus e occhiali. Tre informazioni che a me non dicono nulla. Già dire Giovanni non ha senso, io a prescindere non ricordo i nomi di nessuno. Figuriamoci se posso ricordarmi di un tale Giovanni. Il fatto che abbia gli occhiali non aiuta. E soprattutto non aiuta il fatto che io l’abbia conosciuto all’Alpheus. Diciamo che quando vado all’Alpheus sicuramente lo stato psicofisico non permette affatto di ricordare non solo Giovanni ma neanche tutto il resto. Mi ricordo giusto l’odore di vomito dell’Alpheus, ma vabbè quella è un’altra storia.

Decido che devo dare una svolta alla mia totale e assoluta cecità mentale. Decido di dover cominciare quasi da subito una cura di fosforo. Nonostante io odi il pesce. Ma vabbè. Decido di aprire gay romeo e di indagare. Tra gli utenti salvati non c’è nessuno con gli occhiali che mi riporti alla mente, anche vagamente una conoscenza in discoteca. Imploro le mie due sinapsi residue di attivarsi e di darmi una risposta precisa e valida. Ma nulla. Controllo allora i messaggi ricevuti, ed anche lì zero risposte. Decido di collocare in maniera spazio-temporale Giovanni con gli occhiali, io e l’Alpheus. Dunque quest’anno non è possibile, visto che ci sono stato una volta sola, tipo un mese e mezzo fa.

Si tratta sicuramente dello scorso anno, e prima di settembre, visto che ho cambiato casa. Uffa ma come cazzo posso ricordarmi di un tale che ho incontrato in discoteca forse un anno fa. Mi si accende una lampadina, e decido che la mia risposta la dovrà conoscere per forza il mio cellulare. Comincio così a spulciare tutta la rubrica contatto per contatto. E dopo circa un quarto d’ora di assidue ricerche giunge la risposta tanto attesa. Finalmente mi torna in mente tutto. Il tizio di cui sopra si chiama Giovanni Rebibbia. Ovviamente perché è di Rebibbia, non perché sia il suo cognome.

Giovanni ha trentatré anni, lavora in banca, è un pelino più basso di me. Ma non mi formalizzo troppo sull’altezza. Ha un bel fisico ed è spigliato. Forse l’ho conosciuto nel marzo o nell’aprile scorso in una serata in cui in me non c’era alcuna presenza di sangue. Nelle mie vene scorreva alcool. Solo ed esclusivamente alcool. Mi sembra di averlo conosciuto in bagno mentre facevamo la fila. Abbiamo scambiato qualche parola e poi giù di lingua. Bacio non molto soddisfacente, ma la cosa negativissima è successa quando io ho messo la mano sul suo pacco, laddove pacco sta per un'idea concettuale solo mia. Un piccolissimo, timidissimo e ristrettissimo pisellino si nascondeva in un angolino delle mutande. Lì avevo avuto la conferma che non era cosa.

Non perché io non abbia rispetto per i mini pinner. Assolutamente no. E’ che in anni di conoscenze mi sono reso conto che il sesso con i mini dotati non mi soddisfa affatto. Di solito i mini pinner, siccome sanno di avere un mini pinner dedicano gran parte del rapporto sessuale ai preliminare. Ma troppo, in maniera esagerata. Troppa lingua, troppo succhiotto, troppo succhiare, troppo leccare. Perché naturalmente, quando si arriva al momento clou non gliela fanno. E questo dopo un po’ mi stanca. Mi annoia. Riaffiora alla memoria che con Giovanni poi mi ci sono visto un pomeriggio assolatissimo di maggio. Abbiamo passeggiato per Ottaviano e preso un caffè assieme. E in quell’occasione mi sono reso conto che non era niente male.

Una persona piacevole e anche simpatica. Ma poi il ricordo del suo mini pinner mi ha bloccato. Da allora, all’altro giorno non l’ho né visto né sentito mai più. E la cosa forse più importante è che io non abbia mai sentito la necessità di vederlo ancora. Mi sono chiesto allora se era giusto dover ripiegare tutto sulle grandezze. Dobbiamo essere così egoisti da dover porre tutto sul quanto mi possa appagare la lunghezza di un pene? Se dovesse rispondere la mia amica Tata probabilmente direbbe si, senza pensarci troppo. Ma qui c’è qualcos’altro. Qui c’è un ragazzo indipendente, spigliato e carino. Che reclama comunque attenzione. Però io non posso mentire a me stesso. Non posso permettere di ritrovarmi a far finta di godere del sesso se in realtà non è così.

Proprio mentre pensavo a queste valide argomentazioni, il mio telefono squilla ancora. Questa volta è chiaro che si tratta di Giovanni, visto che sul display compare il suo nome. Decido di affrontarlo e di chiudere ogni possibile inutile fraintendimento. “Ma come domani non puoi???”, dice stupito. “Sai purtroppo sarò fuori Roma per tutto il mese, vado in Australia a trovare i miei parenti, e sai com’è!!! Ho prenotato da tempo, e parto solo tra una settimana, e questi ultimi giorni devo preparare tutto per la partenza. Mi dispiace ma credo proprio che non sia possibile riuscirci a vedere… E mi dispiace anche tanto”. “Ok, dai allora spero di sentirti quando torni!”. E chiude. E io penso proprio di no, visto che andrò all’inferno per scontare tutto quello che combin0, prima o poi.

N.B.
Se qualcuno avesse ancora la vaga, ma pur sempre fondata curiosità di vedere quel mini pinner di Jesus Luz, basta che clicchi qui. ;) Ovviamente vi rimando al prossimo post, sempre se volete ancora sapere qualcosa in più di Quello Che Non Cambierebbe Mai Una Psp Per Una Ds.

4 commenti:

  1. eccezionalmente la Du Barry e Guy insieme ;)
    innanzitutto CONGRATULATIONS per le 10000 visite.
    poi per i minipimer, non pinner.
    solo questo.
    baci.
    punto.

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  2. Io non mi formalizzo mai su aspetto e dimensioni del cazzo: sono ansioso di provarli di ogni forma, dimensione, colore. Ecco.
    E comunque CERTO che i corticosteroidi sono utili nella BPCO. Ossigeno terapia, corticosteroidi e beta-agonisti: un'orgia di salute.
    Disquisirei con te di queste cose con molta voluttà e per molto altro tempo ma, scusami, ora devo andare a scopare. Baci.

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  3. Ma anche a Samantha capito' un piccolo problema... pero' ci provo' lo stesso. sicuro che invece di averlo lui, un mini pinner, tu non abbia una Batt caverna?

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  4. @BimboSottaceto
    Tu hai vinto. Non scopo dannmiricordoquando.

    @Enrico Siringo
    E' inutile che ironizzi: qui nn si parlava della mia eventuale Batt caverna. E cmq ci terrei a farvi sapere che nonostante io faccia sesso anche con superdotato la mia Caverna si espande soltanto. Poi si restringe. Okei?
    Ok.

    AB

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