sabato 10 aprile 2010

Il dramma è sempre dietro l'angolo




Il venerdì sera era iniziato nel migliore dei modi. Una cena improvvisata, con pizza e patatine, e a sorpresa un maschio a cena. Insomma, tutto sembrava essere iniziato per il migliore dei modi. E infatti dopo aver dato un senso ai miei capelli sempre più simili a quelli di una lesbica, io Guy, la Burina e Ga siamo partiti in direzione Mucca con la BronsteinMobile. Dopo circa tre anni finalmente ho sorvolato sulla regola del non bevo se guido, e con molta parsimonia mi sono concesso solo un bicchiere di vino. Ma ho guidato io. Ed eccoci lì, sfrecciare in giro per la capitale, con le movenze pop a tutto volume, pronti a dimenarci sul dancefloor.



Dancfloor affollatissimo, e caldissimo e soprattutto stracolmo di boni devastanti, che da tempo non avevo la gioia di ammirare. Presi dall’alcool, ok, ho accettato di bere un Negroni soltanto, che si accendeva nelle vene e correva a stimolare la mia libido mi sono subito dimenato con movenze dannatamente pop e coreografie da mettere in imbarazzo Nicole Sherzingersrzengherhganghervalalas delle Pussycat. Eh si. Insomma, una vera e propria Dancin’ Queen. E la pista era davvero nostra. Io, Guy, Burina e Ga eravamo davvero scintillanti. Si, si, si. Ma come si sa, il bono quando arriva ti sorprende, ed io rimasi di nuovo sorpreso.



E’ la prima volta che parlo di lui. Ovvero di Mr. Music I Like. Diciamo che lui è intelligentissimo, simpaticissimo, ha un’ampia cultura musicale (che adoro) ed è anche capace di vestirsi casual senza sembrare un’etero privo di gusto. Il nostro è un rapporto prevalentemente basato sul fatto che lui posta video e io schiaccio “Mi Piace”. Tutto qua. Un classico dell’amore faccialibriano. Ma da faccialibro alla realtà il passo è breve, soprattutto a Roma. Dove tutto è possibile. Appena mi vede, io non sono più solo un avatar, ma divento reale, si avvicina mi saluta con due bacetti sulle guance e rompe il ghiaccio con un come stai?



“Bennnnnnnnnnnnnnnneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”. Urlo. Anzi, benissimo ora che mi consideri. Anzi valalalalalalalassss. Decido di essere vago, sorrido e ancheggio mentre la musica si riprende il mio corpo. Passiamo gran parte della serata sul dancefloor a guardarci. Ma senza chissà quale risultato. Ma a me basta. Lui è uno che mi piace davvero, e non posso permettermi di essere stupido, ma ci devo andare piano. Il fatto che poi abbiamo qualcosa come duemila amici in comune nella vita reale, oltre che su faccialibro, di certo non aiuta, per cui cautela e il mio mood. Ma ci concediamo una piccola pausa dal secondo piano, e saliamo al terzo.



Al terzo piano, oltre ad aver nascosto tutta l’aria condizionata del Qube, ci avevano nascosti anche dei manzoni devastanti vestiti da angioletti. E che angioletti. Ci siamo buttati nella mischia alla ricerca dei bonerrimi maschioni che agitano i nostri ormoni, ma non c’era traccia. Arrivava uno dei primi drammi della serata. E come noi tutti sappiamo il dramma è sempre dietro l’angolo. Sempre. Eccolo lì il NonGiò (un giovane diciannovenne bonissimo) con consorte a seguito che se la baciavano, se la spupacchiavano, se la intendevano di ben donde e ci guardavano. E intensamente. Escluso il ménage a sei, in realtà parlavano di noi.



Senza averne l’assoluta certezza abbiamo comunque deciso di evitare problemi e di tornare al secondo dove il mio Mr. Music I Like continuava a dimenarsi. E questa volta si era tolto la maglietta a manica lunga per lasciar posto a una t-shirt. Mamma quanto mi piace. Di lì a poco la musica mi ha rapito. Mi sono lasciato trasportare e me ne sono andato. Il mio ometto era lì che quasi come un sciamano richiamava l’attenzione del dj perché voleva una canzone. E quella canzone, poco dopo, è arrivata, e io ero lì che lo ammiravo e facevo lo stesso invitando il dj a soddisfare la nostra richiesta.



E poco dopo quella canzone è arrivata. Ussignur. Deja-vù! E con il suo arrivo è stata l’apoteosi. Ma oltre a questo, nulla, non c’è stato altro. E a me forse va bene anche così. Poco alla volta mi avvicinerò. Ma in quel momento Ga mi si è avvicinato e ha richiamato al coprifuoco. Accettato l’invito siamo andati via, e abbandonato il mucca con una certa allegria. E mai ultimamente era stato così. C’era un motivo, naturalmente. Il dramma è sempre dietro l’angolo. E il dramma lo abbiamo auto chiaro appena arrivati alla BronsteinMobile. Distrutta, e senza la mia borsa. La mia borsa pazzesca di Fred Perry. E tutta la mia vita all’interno sparita.


Tutto. Documenti. Carte. Chiavi di casa. Macchina digitale. Occhiali da sole. Tutto. Le foto. L’agenda. Le foto mie e dei miei amici. Tutto. Tutto. Preso da un momento di nevrosi acuta e iperdepressiva, mi sono rilassato ed ho trovato il mood giusto per reagire. Siamo andati in ben tre commissariati per fare la denuncia ma due si sono tirati indietro (Portonaccio non era di loro competenza) e il terzo era chiuso, manco fosse il Caf. (Così Ga se la riderà ancora ;)))). Appurato che non c’era davvero più nulla da fare, ho lasciato perdere, e me ne sono andato a letto. Con la convinzione che non te la puoi godere un’attimo, che sbam. Il dramma si ripropone. Ma stavolta reagirò in maniera matura e controllata. Ma il primo parcheggiatore abusivo che mi si avvicina farà una brutta, bruttissima fine. Si si si.



N.b.

Saranno felici i pr del Mucca. L’unica cosa che ho salvato è la mia White Card di Muccassassina. ‘Tacci Vostra.

7 commenti:

  1. Annabelle, mi dispiace per te, porca trota :(
    Comunque vorrei sottolineare la differenza dei rapporti facebookiani tra bonazzi milanesi e bonazzi romani: a Roma, quando ti beccano dal vivo, ti salutano e ti chiedono come stai; a Milano, quando ti beccano dal vivo, se la tirano ancora di più e alla fine rimaniamo tutti lì, boni bonissimi, a ballare soli col nostro ego, incapaci di fare il primo passo.
    Ti amo.

    BS

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  2. Ah, dimenticavo... non è che mi racconti di bendonde cosa sai di quel fregno appena entrato all'isola dei famosi? Sai per caso le sue dimensioni? Dimmele!

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  3. Che sfaiga. Credo che però, se la serata non fosse andata così bene con Music I Like, probabilmente saresti stato talmente incazzato che l'avresti fatto riaprire il commissariato.

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  4. Bimbo non credere, io comunque conosco già da tempo Mr. Music I Like, e credimi mi da proprio l'impressione che sia la solita profumeria. Però a Roma è vero, quelli di fb ti salutano, ma io li aggiungo solo se li conosco prima. Accettare rifiuti anche da faccialibro proprio non lo accetto. E cmq ricorda che sto per deliziare Milano della mia presenza, a maggio sarò lì per il mio debutto teatrale, non ce lo scordiamo... Cmq che palle sti poser del cavolo. Di quel fregno dell'isola, non posso aggiungere altro. Giurin giuretta però se ne ha di bendonde ;)

    Signor Ponza, benvenuto ufficialmente nel mondo de Il Pisello Odoroso... Si Mr. Music I Like è caruccio e anche tanto, e venerdì scorso mi ha sorpreso...ma stasera che l'ho rivisto purtroppo no... anzi ha avvalorato la tesi che gira sul suo conto, ovvero che sia solo un gran persona educata e gentile...nulla più...cmq a breve posto... x cui stay tuned
    (mamma quanto adoro dirlo, stay tuned stay tuned stay tuned!!!! ;))))

    <3
    AB

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  5. beh mi spiace...che razza fi gente gira, inconcludente, tuttasorrisi ahhhhhh io non me la tiro per niente e sono figoe c'ho 2000 amici...vabbè...ricominciamo...? allora mi spiace per la borsa e tutto il contenuto di valore inestimabile, per quando riguarda Mr.Music non puoi e non devi cadere vittima di tracotanza ma negarti un pochino prima di scivolare nel tunnell dell'io vorrei un pochino ma ho paura che mi dica di no...altrimenti affronta la dancefloor la prossima volta come se fossi al centro di un video di lady g. e tu sei l'indiscussa protagonista che catalizza e piace alla gente che piace.

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  6. oh santo cielo, ma dove l'avevi lasciata la macchina per ritrovarla così, che mo mi viene l'ansia? che brutta cosa!

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  7. Dopo il ponte a destra. E avevo lasciato anche tre euri al parcheggiatore abusivo. 'tacci sua

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