giovedì 27 maggio 2010

Io e il mio non +1. Ho deciso finalmente che fare!



Ogni tanto bisogna riprendere le vecchie passioni. E una, fondamentale, è sicuramente il mio Pisello Odoroso. Inteso come questo blog, naturalmente. Il mio pisello è profumatissimo. E anche tanto. Il tempo non è molto clemente. Diciamo che io sono raffredatissimissimo, a livelli inaspettati, ed ho il naso che assomiglia a uno spurgo continuo 24 h su 24. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Questa primavera a tratti, verrà ricordata negli annali come la primavera dell’amore. Già nel post precedente avevo avuto modo di rendermi conto che il mondo, intorno a me, copula e anche alla grande. E ovviamente tutti copulano, tranne me.


Questi son dettagli. Qualche settimana fa, quando ancora la salute non mi abbandonava, mi sono ulteriormente reso conto che chiunque ha il suo fottutissimo +1. Tutti. Anche le più checche. Anche i più stronzi. Tutti. Tutti quelli con cui mi sono incontrato nella mia vita, per qualche motivo, adesso hanno un loro +1. Anche alcuni protagonisti dei miei post, adesso hanno un loro +1. E così in questi quasi trenta giorni in cui non ho scritto una ceppa leppa, un pensiero, sordo, latente, inespresso ma molto presente nella mia testa mi ha tampinato: ma vorrai vedere che niente niente il problema forse sono io? Vuoi vedere che in realtà quei ragazzi carini, non mi cagano più perché sono io davvero insopportabile????


Scusate finisco la macedonia di fragole. Ottima. Davvero ottima. Ecco poi il problema reale è che da quando questo pensiero mi consuma le meningi, io ho inziato a trangugiare qualsiasi cosa mi passi tra le mani. Posso darvi qualche esempio. Avete presente l’edizione limitata delle m&m’s quella per i mondiali con i colori dell’Italia. 224 gr. Ieri sera sono spariti in tre minuti. Potete immaginare la versione merendina dei Pan di Stelle. Se non l’avete mai assaggiata probabilmente no. Non avete la più pallida idea di che cos’è. E poi io adoro le stelle. Per cui. Oppure la Nutella. Ora mai ci vado direttamente con il cucchiaio grande. Insomma vi rendete conto?


Vi ripeto, probabilmente no. Per ridarmi un attimo di dignità ho deciso di andare dalla mia parrucchiera di fiducia, la Sabry ha tentare di ridare una forma decente al mio viso. I miei capelli erano in realtà la chiara e semplice rappresentazione della lesbica camionista che convive con il mio Annabbelle Bronstein ego. Insomma. Entrato mi sono reso conto che però la Sabry non c’era. Subito vengo aggiornato dalla sua sostituta, la Ely, che ha partorito da poco. Tra l’altro debutta nella mia esistenza con un simpatico invito: “Che ne pensi se facessimo un taglio alla maschietta?”. Ecco brava. Proprio alla maschietta. Anche lei non ha saputo resistere al mio fascino lesbo-camionista.


Mentre lei sminuzzava, sfoltiva, e tagliava, il pensiero spacca meningi (e anche un po’ spacca cazzo, permettetemi) continuava a far capolino nella mia testaccia di merda. E si effettivamente almeno sette persone che sei mesi fa erano single ora hanno un ragazzo. E sì, almeno quattro persone che fino a un mese fa si dichiaravano soli e senza storia ora hanno un trombamico o almeno un tipo con cui fanno i pomicio party. E io? Nulla. Io sempre quelle fugaci e celerissime sedute di sesso. Touch and Go. Che mi possono anche bastare. Ma fino a quando. E fino a che punto. Insomma è vero che la carne è tanta, oltre che debole, ma il mio povero neurone?


Deve rimanere solo a vita? Mmmmm. Io spero di no. Andiamo non è giusto. Guy dice che non devo fissarmi troppo. Ma lui ha il suo +1. Ciù Ciù dice che non ci devo pensare più, che tanto quando deve arrivare arriva. Ok, non ci penso. La Burina invece dice che non è vero, che tanto scopo uguale. E che forse devo cambiare atteggiamento. Ma sapete quanti atteggiamenti ho cambiato fino ad ora? Uff. Un fottio. E poi Burina è bono. Per cui non conta. I boni sono sempre avvantaggiati. In tutto. E lui è n’altro che dice che non è vero. Mah. Non mi sento per niente convinto. Affatto. Comunque può essere.


Quando Ely ha terminato il taglio devo ammettere che un pochetto mi sono piaciuto di più. Certo quando uno è insicuro c’è ben poco da fare. Ma devo ammettere che mi sono sentito un tantino meglio. E poi Ely è stata così pragmatica: “Tiè, vedi mò che poi fa”. Io ho salutato e sono tornato a casa. Mi sono iniziato a chiedere cosa potessi fare? Poi ho pensato bene di partire dalla fonte. Ovvero. Io mi piaccio. Ok. Cioè no. Non è vero. Mi accetto così come sono, però. Così suona meglio. Nella mia esistenza ho avuto un ragazzo ufficiale. Anche se con lui poi è stato un disastro. Un altro ragazzo non ufficiale. Sapete com’è lui era fidanzato, ma con un altro e ci conviveva pure.


E una forte infatuazione. Fortissima. E pensate un po’, lui ora si è fidanzato. Ma che novità. Tutti loro hanno un cazzo di +1. Io no. Ma mi piace qualcuno? Esiste qualcuno che mi piace davvero. Boom. Testa vuota. Effettivamente no. Effettivamente non c’è una ceppa leppa di nessuno che davvero mi prende. E intendo di testa. Oddio forse uno si. Ma ecco, lui non è che mi dia tutto sto spago. Anzi, proprio per niente. E forse tolto lui non c’è davvero nessuno. Ma allora che aspetto? Da chi aspetto gesti di interesse? Da chi desidero attenzioni, se non c’è proprio nessuno che fa al caso mai? Non lo so. Forse sono un mentecatto. O forse solo un frocio di merda.




E non lo so davvero. Resto un attimo interdetto. E mi rendo effettivamente conto che oltre ad una stylist, un professore di italiano, un personal trainer bonissimo e almeno 500 euro per rifarmi il look per l’estate avrei bisogno anche di qualcuno che mi piace. Ma che mi piace davvero. Oramai la situazione è questa. Dopo tre anni a Roma, e dopo averne fatte di bendonde, ed essermi messo a pari con tutto quello che non avevo ancora fatto nella mia vita, bè ora davvero comincia seriamente la ricerca del mio fottutissimo +1. Ecco quello di cui avevo bisogno. Un obiettivo. Ed ora, io mi metterò seriamente a cercarlo. E voi, che siete lì fuori, cominciate ad avere paura. Ma tanta.

15 commenti:

  1. purtroppo, ci sono persone destinate a rimanere sole.
    non si è belli abbastanza, affascinanti abbastanza, simpatici abbastanza.
    e si rimane soli. non è vero che conta la bonta d'animo, l'essere onesti e tutte queste cazzate che decenni e decenni di serie Tv ci hanno propinato.
    forse sbaglio? non credo. la vita è fatta di cliché. non ci sarà nessun principe a ripararci dalla pioggia, a venirci a prendere al lavoro, a portarci la colazione a letto.
    ma non è colpa nostra. (sìsì, mi ci metto anche io nella tua situazione, non credere).

    per cui, non ti scoraggiare e continua a camminare e contare solo sulle tue gambe. e rimani disilluso. almeno non soffri.

    la vita è una cacca.

    RispondiElimina
  2. No, ti prego, anch'io ho bisogno disperatamente del mio +1 (e me la ricordo bene quella puntata di SATC) e sono quasi nelle tue stesse condizioni. Se vuoi ci facciamo da +1 a vicenda. Io non puzzo, non sporco e sono bravo anche a stare zitto quando serve.

    RispondiElimina
  3. basta leggermi nel pensiero, OMG(aga)

    :)

    RispondiElimina
  4. @Anonimo
    Lo so che quello che ci propinano le serie televisive sono clichè. E sono d'accordo su tutto quello che hai scritto. Il punto sai qual'è? E che noi non crediamo abbastanza in noi stessi. E' tutto lì. E credimi. Io cammino da solo da quando mi sono laureato, e da allora sono venuto a vivere da solo. Sai qual'è il problema? I gay, in generale, sono soli e lo saranno sempre. E credimi. Io questo lo so. Ogni giorno, per via del mio lavoro, mi rendo conto di quanto questa vita sia un'illusione. Di quanto in realtà siamo finiti. Anche se crediamo l'esatto contrario. Ovvero che siamo infiniti. Ma non lo siamo. E fidati, io me ne rendo conto e ci faccio i conti ogni giorno che mi sveglio e vado a lavoro. Ma purtroppo, o per fortuna, dobbiamo tendere all'infinito. Dobbiamo pensare che prima o poi quel principe, che non esiste, arrivi e ci salvi. E ci prenda cura di noi. Perchè è giusto che sia così. E perchè ne abbiamo bisogno. Adesso io non penso nè che sia solo nè che esista un tizio con una calzamaglia azzura e un cavallo che va girando per Roma in attesa di sbattermi contro ed innamorarsi di me. Niente affatto. Io voglio solo conoscere qualcuno.Capire che tipo è. Fargli capire chi sono. E capire bene chi è lui. E se c'è un trasporto o un sentimento, o anche amore a prima vista, be ecco voglio vivermelo. Voglio coltivarlo. E voglio che duri. E se questo vorrà dire anche attendere, bè non ho paura. Io voglio crederci, ma non perchè vivo di clichè o di telefilm. Ci credo perchè io so quanto valgo. E so che posso dare amore. Punto. E questa convinzione che non mi farà mai perdere la speranza. E non ditemi che sono un'illuso. So' di non esserlo.

    @Signor Ponza tu sarai il mio +1 quando vorrai davvero esserlo. Per il resto sai dove trovarmi. Hei ti ho detto che adoro il tuo blog? Adesso ti metto tra i miei link. Tiè

    @Daniele Non leggo il pensiero. SOlo le mani. E a gratis. Però ecco non so se essere felice o meno del fatto che ti ritrovi in queste che credo siano disgrazie, a metà.

    AB

    RispondiElimina
  5. Grazie! Io farò altrettanto appena ripristino la lista coi link ai miei blog preferiti, cosa che tra l'altro dico da circa un anno. :) Allora aspettami, che se non arrivi tu a Milano, arrivo io a Roma. :)

    RispondiElimina
  6. Un post splendido, mia cara Annabelle...maturo, sincero, profondo, sofferto...vedrai che troverai il tuo +1, non significa illudersi o vivere in un telefilm, ma solo fare i conti con se stessi e capire cosa si vuole dagli altri: tu lo hai capito e sei già avanti.

    basta con la disillusione, è anni '90 e anche un po' cripto-lesbica!!

    sono contento che tu sia più sicuro e tranquillo. sappi che non ti ami solo tu, ti amiamo anche noi!!
    (soprattutto con questo nuovo taglio alla maschietta che non vedo l'ora di ammirare)

    tua - anche se un po' assente - Du Barry

    RispondiElimina
  7. Carissima, ho cominciato solo da ieri a leggere il tuo blog e ho gradito moltissimo il tuo modo schietto e fluente di scrivere, nonchè gli odorosi argomenti.

    E per quanto riguarda il +1, bhe, io sono forse a quelle fasi della tua vita che risalgono al tuo insediamento romano, infatti io sono una semplice badessa trasferitasi a Milano per motivi di trom-studio.
    Ebbene, io non ho ancora fatto la qualsiasi, ma il problema del +1 è sempre all'ordine del giorno!
    La prospettiva più grama è la solitudine del gay, vestito di viola fino a settant'anni, ma solo come una vecchia zitella.
    Io è da mò che cerco ma non l'ho ancora trovato (ma in compenso ho trovato il personal trainer bonissimo, mmmmmmm non farmici pensare, roba che stanotte l'ho pure sognato, vabbè, non divaghiamo) ma suppongo, finchè siamo ancora giovani e belle, l'importante è non abbattersi, crederci fino alla fine, e contuare a cercare.

    Tua
    SorellaJc

    RispondiElimina
  8. SorellaJc sono onorato di averti finalmente tra i miei lettori. Noi irriducibili poslutters ci capiamo al volo. Grazie per i complimenti, e invidia per te e il tuo personal trainer. Devo assolutamente organizzarmi a riguardo.

    Tua
    AB

    RispondiElimina
  9. Peccato che tale tocco di manzo sia etero....sigh!

    Baci.

    RispondiElimina
  10. E basta continuare a dire "la nostra vita è una merda"!!! Tesori miei, se non sorridete IN FRETTA, presto non sarà più possibile farlo! E se NON SORRIDETE PROPRIO, NESSUN ALTRO lo farà al posto vostro!!! Vogliamo davvero buttarci giù perchè non troviamo con uno schiocco di dita il principe azzurro? Le cose belle costano fatica? E allora FATICHIAMO! :D

    RispondiElimina
  11. Sorè, che du' coglioni però eh... :|

    RispondiElimina
  12. Caro mio, io il mio +1 non ce l'ho da anni e nemmeno trombo TouchAndGo, quindi non ti lamentare troppo.

    RispondiElimina
  13. Non è una questione di fatica, ma di apertura! (ok, è ambigua, non pensateci). :P

    Non credo che stando fermi ad aspettare si risolva qualcosa, ma neanche correre alla ricerca spasmodica di un qualcuno di cui al momento non si ha neanche un pixel della sagoma della persona. :D

    Crederci sempre, sì, ma con senso. Basta non considerare tempo perso o non vivere (intensamente) il frangente che scorre fino alla scoperta di questo dannato +1. Tutto è storia, anche questo ;)

    RispondiElimina