lunedì 6 settembre 2010

Sesso da fiction. Anche se poco fiction.


Dunque, dunque. Qualche tempo fa, mentre vi narravo del Signor Bollore, non ho potuto fare a meno di introdurvi un nuovo e devastante omone che entrato nella mia esistenza. E non solo. Mi sono finalmente preso il tempo giusto per rielaborare nella mia mente tutto quello che è successo, ed ora metterlo nero su bianco e darlo in pasto ai posteri. Io e Doug Ross (citazione altamente colta), ci siamo conosciuti tramite un amico in comune. Io e questo suo amico chattavamo da tempo, e da tempo l’argomento principe riguardava sulla possibilità di incontrarci per una sana scopata. Dopo molto tempo però né io e né tanto meno lui avevamo ancora concretizzato l’incontro perché sostanzialmente non ci andava.



E non chiedetemi il perché. In una giornata particolarmente noiosa, però, mentre aprile ci regalava l’ennesimo giorno di pioggia battente, in cui io avevo sostituito la Bronstein mobile con la canoa di servizio, ecco che mi arriva la richiesta di aggiungere ai miei contatti Doug Ross. Ok, l’accetto. Un po’ scettico a dire il vero. Ma che diamine, non posso chiudere le porte. E anche il resto. Penso tra me e me. E così comincio a chattare con questo fantomatico personaggio, che non solo mi adora, ma intende approfittare spudoratamente delle mie regali terga. Nonostante però lui viva a Milano. Dettagli penso. Sempre e solo dettagli. Che adoro tralasciare, ma di fondamentale importanza, a volte.



Nel caso specifico, forse, un po’ di più, visto che vivo a Roma. Ma tant’è. Da aprile il tempo vola, e arriviamo a luglio. Abbiamo chattato tantissime volte in questi mesi. Ci siamo visti in cam. Tutto. Abbiamo intrapreso argomentazioni anche molto serie, come la voglia di trovare una relazione stabile. Convivere. Altre meno. Come il sesso. Il cyber-sex (che a me non soddisfa per niente), il dirrrty talking giusto per e chiacchiere persino su quanto ci farebbe piacere fare una scopata a tre con Fabrizio Corona. Non chiedetene il motivo. Non lo so, ma dopo che l’ho visto in Videocracy, a me Corona ha cominciato a fare sangue a manetta. Fino a che, dopo la totale delusione per il Signor Bollore, il mio msn trilla.



E trilla sesso. Da tutti i pixel. Lui esordisce baldanzoso. “Sono a Roma. Devo vederti”. Io ero a casa, solo, a convivere con il caldo soffocante di luglio e tipo 1874 zanzare che si cibavano inesorabilmente del mio corpo. “Ok”. Digito senza riflettere. “Vieni.” E batto invio, ancora più avido, e voglioso. Nell’attesa di pregustarmi Lui, arriva dopo circa venti minuti, e lo accolgo in shorts visto che ho fatto giusto in tempo a farmi una doccia. Sulla porta di casa mi perdo immediatamente nei suoi occhi azzurrissimi, e comincio a svalvolare un pochetto. Gli offro un succo all’arancia come antipasto. Ma lui decide inesorabilmente di ficcarmi la sua enorme, lunghissima lingua in bocca. Io quasi soffoco, ma mi piace.



A me mi non si dice penso. Ma sticazzi, va. Mi abbraccia, mi stringe e mi bacia benissimo. Le sue grandi braccia, cingono la mia grande vita. E si appropriano indebitamente delle mie chiappe. Io, sotto lo shorts non avevo nulla. Noto il suo ghigno godurioso, e mi si avvinghia sussurrandomi nell’orecchio “Ti voglio”. Io me ne compiaccio, e lo guardo senza proferir parola. Adoro la suspense in momenti del genere. Tanto con la mossa dell’intimo assente lo avevo già fatto mio. Mi prende, e mi alza fino ad appoggiarmi sul bancone da bar che domina la mia cucina. O sarebbe meglio dire il mio angolo cottura, che rende di più. E comincia a farmi un mega succhiotto sul collo, mentre si libera dei suoi vestiti rimanendo in slip.



Slip che sembrano quasi la sagra della salsiccia. E non fatemi spiegare perché. Decido che non devo ancora cedere, e che voglio assolutamente dell’altro petting, appassionante, deciso e soprattutto che d’ora in poi non potrò fare a meno della sua possente lingua. Insomma io non so davvero se la lingua è direttamente proporzionale alla grandezza del corpo. Ma qui stiamo parlando di un omone di un metro e novanta. Cioè se il pisello era almeno venticinque centimetri, la lingua doveva essere almeno chessò, un metro? Una roba che mi ha fatto impazzire. E poi, signori, sarò scontato, ma le mani? Vogliamo parlare di questi enormi manoni di mezzo metro che mi toccavano ovunque? Io volevo morire, lì.



Ma più che morire, era arrivato il momento di passare in camera da letto. Dove ho finalmente notato il suo enorme tatuaggio sul polpaccio sinistro. Non so che diavolo di roba cinese era. Ma con sto polpaccio muscolosissimo non potevo fare a meno di inginocchiarmi e leccarglielo. E così, in un tripudio di sensi, e voglie, e lingue e caldo devastante la mia lingua è partita proprio da lì, per salire, poco a poco e raggiungere il suo enorme, esaustivo e molto duro pene. Che stava tipo per rompere la molla dello slip. Di lì a poco, si passò ad un intervista, molto personale, ovviamente, e lunga che mi ha soddisfatto molto, e che lui ha apostrofato con le parole “Tu sei un maestro!”.



Robe che mia madre sarebbe davvero soddisfatta di me. Ma tipo dopo venti minuti, avevo voglia di vedere di nuovo all’opera la sua lingua, e così, l’ho provocato. Gli ho chiesto se la sapeva usare anche per fare altro. Ovviamente, figuratevi se glielo dovevo dire. Con le sue manone Doug mi ha preso le regali terga e le ha avvicinate a se, facendomi finalmente capire che si, esiste un cazzo di essere umano che sa fare dell’ottimo rimming. E in maniera del tutto instancabile. Per circa dieci minuti sono stato lì lì per aprire la finestra e buttarmi nel giardino di fronte a nuotare nudo nell’erba, felice. Ovviamente, l’ho lasciato continuare, fino a che mi ha avvicinato di nuovo a se per una nuova mega pomiciata.



Durata circa ottantasette minuti. In cui io ho sperato vivamente che tipo in qualche modo potessi rimanere in cinta di lui, così da incastrarlo per sempre. Ma evidentemente era impossibile. Lui, Doug Ross, ne voleva dal mio deretano. E lo voleva tutto per se. Io già avevo il terrore. Insomma quella roba lì, così enorme, così vogliosa e anche un tantinello aggressiva non la vedevo affatto entrare in armonia con il mio io di cui sopra. Per cui, eseguiti i passaggi importantissimi di inserzione del profilattico, e successiva lubrificazione di tutti gli attori posti in essere nell’atto, zac, Doug mi ha fatto capire che ne aveva di bendonde. E che ecco, se lo poteva permettere.



I successivi sei minuti e trentasette secondo sono stati i più lunghi della mia esistenza. Io oramai sembravo una gravida pronta a sputare un feto dalla bocca, sudata all’inverosimile con le doppie punte e i capelli cotonati. Indeciso se urlare e ballare Waka Waka, la Macarena e un successo a caso di Heater Parisi, mi sono riservato di pensare a qualsiasi cosa mi facesse stare meglio all’istante. Ovvero una borsa di Prada, un caffè con Victoria Beckham a Londra, l’iphone quattro, un pc nuovo. Nulla. Io stavo bene, ma avevo solo un grande fottutissimo dolore. Deciso che ne avevo abbastanza ho stoppato Doug e gli ho detto di lasciarmi respirare, visto che di lì a poco forse sarei potuto anche svenire.



Lui se ne ovviamente un pochetto risentito. Però nonostante sia un tipo abbastanza focoso, e anche molto autoritario è uscito ed ha assolutamente ascoltato la mia necessità. Per me, poteva anche bastare. Non ero venuto, ma avevo già la necessità di fumare una sigaretta. Lui dopo tre secondi di pausa in cui ha tolto il profilattico, ha ricominciato a baciarmi ovunque. Io ero in totale balia di lui, quando in me ha fatto capolino il pensiero che io, quel viso, l’ho avevo già visto. Dal fruttivendolo? Ferramenta? Veterinario? No. Ospedale. Era un medico. Poi penso. Mmmmmm. Nooooo. Ma questo è il dottore di Terapia D’Urgenza!!!! Decido che dovevo scoprirlo subito. Immediatamente.



“Scusa, devo andare un secondo in bagno, mi devo dare una rinfrescata” dico senza troppi pensieri. Manco fossi una vecchia che sta all’opera a vedere la Carmen di Puccini. Vado in bagno e con l’iphone trovo su google le foto del cast, e BINGOOOO! Eccolo il mio Doug Ross nelle foto di scena, ancora più bonerrimo di come l’ho lasciato io sotto le mie lenzuola. Soddisfatto e fiero ritorno da lui, che nel frattempo ha preso ha masturbarsi con una certa violenza. Bè di li a poco immaginate tutti come sia potuta finire. No? E devo ammettere che non è stato affatto male. Anzi. Il Doug ci sa fare e anche molto. Finito il momento sessodefuresta, io mi fumo finalmente la mia sigaretta, e lui fa lo stesso.



Decido che devo sapere di più. Doug ad ogni mia domanda dribbla e rimette al centro la palla. Rimane vago e non entra affatto in nessun dettaglio. Fino a che si scuce, e mi racconta che vive a Milano, e che fa il montatore di fiction. Destino crudele, penso. Io parto diretto, “Ma non è che fai pure qualche fiction?” mi sento domandare manco un grillo parlante di merda. Lui nega. Ma leggo agitazione nei suoi occhi. E non capisco perché. Divento più dettagliato, ma lui nega ancora. E più visibilmente agitato. Mi chiede se può usare la toilette, e in meno di dieci minuti è già fuori che fugge a gambe levate. Ci scambiamo numeri, e ci dedichiamo all’ultima pomiciata.



Io rimango sempre più convinto che sia quel dottore li. Lui nega e stranega ogni suo tipo di coinvolgimento nel mondo delle fiction. Io che ovviamente non ci credo, lo vedo rivestirsi e salutarmi di gran lena, manco dovesse andare a un meeting del fan club ufficiale di Laura Pausini. Io rimango, estasiato ma un po’ disturbato dal suo fuggi fuggi. Qualche tempo dopo (metà agosto) su msn mi comunica che vuole rivedermi. Io digito lo stesso, anche se quel mega arnese mi devasta solo a pensarci. E chi gliela fa. Rimandiamo tutto a settembre, quando io sarò tornato e lui starà per ripartire. Ma come tutti sapete, settembre è arrivato, ma io sono ancora qui, in Abruzzo. E spero vivamente che lui rimanga ancora un po’ a Roma. Perché a me, un medico a fianco, ci sta benissimo. Meglio se di fiction. No?


Ennamo, va va.

17 commenti:

  1. Cara Annabelle,
    è la cosa più erotica e un po' (molto) osè che tu abbia scritto...non posso che dire: adoro!

    adoro te, questa novella di sesso torrido e la "Carmen di Puccini"!!

    quel che resta della D.B.

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  2. Tu mi costringerai a vedere quell'orrenda fiction in streaming per capire di chi si tratta. Ti odioooooo!

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  3. Jah. Stai guadagnando inesorabilmente punti. ;)

    AB

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  4. Annabelle! peccato che con gli occhi azzurri ce ne siano 3 e tutti e 3 sono alti! la discriminante è il fattore età solo per uno perchè gli altri 2 papabili mi sembrano coetanei... cmq complimenti per la conquista! spero tu possa diventare la first lady di questo cavallo super dotato!!!

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  5. cioè, fammi capire, ti sei scopato quel bono da stupro di marco basile??? ti odiooooooo

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  6. non pensavo che bastava unire due zozzerie, un attore di fiction e qualche piccolo dettaglio per rinvivire i commenti del blog. a saperlo. cmq non è marco basile. non si fanno nomi e soprattutto non mettiamoci voci in giro. vi ripeto che non so chi straminchia sia. anyway, non vedo l'ora di rivederlo. yep

    AB

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  7. ma per caso assomiglia vagamente a Kiefer Sutherland?! ;)

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  8. concordo sul non mettere voci in giro! e cmq sia mi sa che zozzerie, fiction e "grossi bei cazzi " funzionano!!! :)

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  9. No. Non è Kiefer Sutherland. Sto cercando delle foto dal set. Ma nulla. Cmq Capitan Astro hai perfettamente ragione. Quelli sono gli ingredienti del successo!

    AB

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  10. La ceppa vende! Ora devi mettere il blog con "contenuti non appropriati" e pubblicare foto scattate di nascosto con l'iPhone mentre ne fai di bendonde.

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  11. auhauhuahuahuauhauhahuhauhuahuhaua. ti adoro. e forse stasera ci vediamo. <3 e cmq il fatto che tu sia stato il 21.000 visitatore mi riempie di gioia. <3 <3 <3

    AB

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  12. ma è una puntata del Maurizia Paradiso Show??
    porcona che non sei altro
    Guy
    ;)

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  13. Non credo a una parola di quello che hai scritto, tanto meno che costui sia un attore. Sarebbe già il secondo.

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  14. Sesso, ironia e comicità...

    HAI VINTO! Mi hai fatto sbellicare :)

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  15. @Sorella Jean Claude @Gigi: grazie, siete troppo gentili!

    @Anonimo dell' 8/09/2010 21:06: grazie, avevo giusto bisogno di un commentatore anonimo che mi denigrasse pubblicamente. non demordere, offendimi e continua a scrivere i tuoi commenti. Vuol dire che sono abbastanza famoso. Ti adoro <3

    ;)
    AB

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  16. Divertente, e molto... Ma la Carmen è di Bizet :)

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