martedì 5 luglio 2011

L’importanza di avere un procuratore sessuale – Parte Seconda




Tornavo da una nottata di lavoro massacrante. Ero stanco. Ma non avevo sonno. Avevo solo una gran voglia di scopare. Avere dei sentimenti del genere di primo mattino dopo dieci ore di lavoro non sono affatto normali. Me ne rendo conto. Ma forse è anche per questo che faccio la differenze, diciamocelo. Torno a casa, accendo il pc, e su msn trovo l’invito del mio procuratore sessuale. “Alle 10 da me. Siamo in otto, se vieni anche tu. Ci sarà da divertirsi”. Rispondo che ci devo pensare, e che voglio solo sesso sicuro, vista la situazione. Mi risponde che se ci devo pensare per quel motivo allora non ci devo pensare e devo andare da lui. Ma che screanzato. Però rimango affascinato. Insomma avevo voglia. Eccome se ne avevo.


Però non era giusto mentire. Insomma quell’idea mi stuzzicava. Era sempre stata una mia fantasia. Ancora inappagata. Prendo tempo. Intanto mi doccio, e mentre mi fonavo il ciuffo decidevo concretamente di raggiungerli. Venti minuti più tardi, che in realtà mi sono sembrati molti di più visto che ho preso treno, metro e autobus arrivo sotto casa del mio procuratore. Entro in quest’appartamento enorme e finemente arredato, e trovo Arnaldo intento a bere un bicchiere d’acqua. Manda giù il sorso e rompe il silenzio: “Sei arrivato per primo. Vuoi mangiare qualcosa? Faccio un caffè?”.Mi sembra molto più carino e educato dell’ultima volta che lo visto. Comunque no, no, no e ancora no. Non mi va assolutamente niente.


Sono già eccitato e tutto si mischia ad un non so che di ansioso. Comincio a fare discorsi vaghi, lavoro, relazioni finite e mentre parlo la cucina si riempie. Siamo in sei. Gli altri “invitati” hanno tutti circa trent’anni e sono molto carini. Arnaldo interrompe un’interessantissima conversazione sul probabile terremoto che colpirà Roma l’undici maggio (è aprile ancora, ndr). Ci invita ad andare in salotto con una raccomandazione “Non mettetevi sul divano, è rotto. Rischiate di ritrovarmi con il culo a terra. Appoggiateci soltanto i vestiti!”. Mentre termina queste parole due sono già nudi, io mi sento un po’ fuori luogo a dire il vero. Ma quando ancora cercavo di comprendere come rompere il ghiaccio, questo si è rotto da solo.


Circondato da tre ragazzotti che mi agguantano a loro e intentiamo un’improbabile pomiciata a quattro. Con esiti positivi. Pazzeschi direi. E non mi è affatto dispiaciuto: lingue che si cibavano di me, insaziabili, a malapena mi lasciavano respirare. Ero circondato da mani che mi si aggrovigliano alla vita e mi tiravano verso di loro. Ero basito. In un secondo in due si sono messi a spogliarmi e a baciarmi ovunque. Poi hanno suonato alla porta. Ci siamo fermati tutti, di colpo, come se qualcuno avesse tolto la corrente. Ho potuto sentire i loro respiri agitati quasi all’unisono. Il procuratore è andato a fare gli onori di casa e altri cinque invitati si sono uniti a questo inusuale party. Di li a poco i movimenti si sono dimezzati quasi del tutto.


Ovunque mi girassi ero circondato da mani, lingue, braccia, gambe e altri arnesi di varia grandezza. Erano tutti tremendamente sexy, buttati uno sull’altro quasi. Si sono formate coppie, diventate poi troppie e anche quartetti. Ero avvolto dal calore dei loro corpi che cominciava a darmi una certa sicurezza nei movimenti da compiere, che diventavano sempre più fluidi nonostante il caos che manco al concerto di Lady GaGa. Ovviamente io avevo il mio preferito, Fabio. La mia stessa età e l’aspetto da bear ma non troppo. Con un bel fisico, e un giusto equilibrio nelle proporzioni. Mi baciava e si stringeva a me forte. Ero accoccolato su di lui e ci bisbigliavamo negli orecchi. Aveva un’aria dolce. Ma il campanello disturbava ancora quell’incontro.


Di nuovo tutti immobili come marionette. Arnaldo ha raggiunto il portone e poco dopo ci ha raggiunti di nuovo con un altro ragazzo. Bono da morì. Rasato, fisicato, pieno zeppo di tatuaggi, bono da strizzare le mutande dopo quattro nanosecondi. Si è unito anche lui. La cosa è durata per circa due ore. Senza freni. Ognuno ha dato libero sfogo alle proprie fantasie, con tutte le precauzioni e accortezze possibili. Fino a che non abbiamo raggiunto l’orgasmo. Quasi tutti insieme. Bè non scendo nei dettagli, ma la situazione era umidiccia. Molto. Di li a poco il fuoco si sarebbe spento, e lentamente ci saremmo iniziati a ricomporre. Io sono fuggito quasi subito e dietro di me ci è venuto anche quel Fabio lì.


Mi ha accompagnato persino alla metropolitana. Ci siamo ripromessi di vederci ancora. Non è ancora successo, e forse non accadrà mai. Dopo quella volta il mio procuratore mi ha invitato altre volte, ed ho sempre declinato gli inviti. Diciamo che per una volta mi è sembrato un po’ troppo. Sono dell’idea che bisogna fare quel che si vuole e che si debba poter provare tutto. Ma le esagerazioni estreme non vanno mai bene. Tutt’ora Arnaldo mi propone cose. Sempre stuzzicanti, si, ma non riesco ancora ad accettare. Insomma forse non è detto che io debba aver bisogno proprio di questo, non ancora per lo meno. Non vi sembra?



5 commenti:

  1. Gli eccessi vanno bene una volta sola... Sono dell'idea di provare, ma non di riprovare. In più amo la normalità. Sono una schifosissima amante della monotonia. Ma l'importante è star bene ed esser sereni :)

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  2. Io è una cosa che non riuscirei a fare perché ho il cervello malato e ho paura che in più di una persona la cosa diventi troppo superficiale. Cioè è una cosa che proprio non mi attira. Però d'altronde a me tutti 'sti incontri e situazioni che adoro leggere da te non mi capitano mai. E dico MAI.

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  3. Sarà che io sono un ragazzo all'antica o che semplicemente odio la confusione ma trovo che in due sia molto più profondo; indipendentemente dai sentimenti. Ho declinato tipo tremila volte triangoli e quartetti (ecco eptagoni come a te nemmeno a me capitano) e non mi vedo affatto pentito.
    Comunque sei pazzescoh as usual.

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  4. Ma va là.. tutti a fare i moralisti.
    Io lo vorrei fare,ma mi manca quella dose di coraggio che hai avuto tu. Alla fine da 8 ne eravate 12. Wow :D Congratulations! Ti stimo.

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  5. Io ti stimo e ti invidio... Mai capitata una proposta del genere!!

    Sigh, sob... :'(

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