Davvero avete creduto
che avessi saltato a piè pari un nuovo appuntamento con la rubrica del non
sense per antonomasia del web??? E invece, poco prima della fine di questo
lunghissimo giorno eccolo tutto per voi. Però datemi un podio ed una bandiera perché
la pazzesca che è in me esce per ricordarvi che l’evento più importante per la
comunità GLBT è ai nastri di partenza il prossimo 23 giugno. E piuttosto che
andarci per rimorchiare, ecco di seguito il manifesto politico del Roma Pride
2012. Così almeno abbiamo tutti ben chiaro cosa stracazzo dobbiamo andare a
fare. Ok? Detto ciò, il giovedì random riprenderà la prossima settimana con i
suoi soliti appuntamenti. Ah, arriveranno anche nuovi post. Credeghe!
Vogliamo tutto, senza
più mediazioni, senza più rinunce, senza più tentennamenti.
Vogliamo tutto: questa è
la richiesta che le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e
transgender, queer e intersessuali rivendicano con il Roma Pride 2012. Il Pride
è il momento di massima espressione della nostra battaglia per il riconoscimento
della parità, dignità e libertà di vivere e amare senza ingerenze religiose,
moralistiche e ideologiche. Nel Pride sta la forza di una comunità che si trova
unita nell’orgoglio per quello che si è, nelle rivendicazione di una piena
uguaglianza, nella gioiosa visibilità individuale e collettiva, nell’allegria
di un giorno di festa e condivisione.
Vogliamo tutto e lo
otterremo nello spirito di Stonewall, attraverso la nostra lotta di liberazione
che ripudia ogni forma di violenza, autoritarismo e totalitarismo e proclama
come fondativi di una società democratica i valori dell’antifascismo,
dell’antisessismo e dell’antirazzismo.
Vogliamo tutto, perché
ciascuna e ciascuno di noi merita ed esige riconoscimento e tutela, sia nella
sua individualità, sia nelle forme di affettività e condivisione che desidera.
Vogliamo essere libere e liberi di scegliere e di esprimere le nostre identità,
con i nostri corpi e con la nostra fisicità, anche fuori dai canoni
standardizzati, attraverso un percorso di autodeterminazione e promozione delle
differenze.
Vogliamo tutto per la
realizzazione del nostro progetto di vita e d’amore; vogliamo tutto per noi, i
nostri affetti, le nostre famiglie e i nostri figli: dal matrimonio civile per
le coppie formate da persone dello stesso sesso, su un piano di piena
uguaglianza formale e sostanziale con quello delle coppie eterosessuali, al
riconoscimento delle differenti forme di affettività e relazioni che ciascuna e
ciascuno di noi possa scegliere liberamente.
Vogliamo tutto, vogliamo
istituzioni e leggi realmente laiche, che sono la piena garanzia della libertà
e della autodeterminazione delle persone nelle loro scelte di vita, religiose e
filosofiche, lontane da impostazioni da stato etico che confondono peccato con
reato o illecito, puntando a imporre un modello unico di società a cui
uniformarsi.
Vogliamo tutto, vogliamo
poter vivere liberamente la nostra identità di genere, per questo chiediamo
legittime tutele a favore delle persone transessuali, transgender e
intersessuali che vivono forti discriminazioni e abusi nei diversi ambiti della
propria esistenza.
Vogliamo una società
priva di ogni forma di discriminazione e violenza omo/trans/lesbofobica.
Vogliamo interventi legislativi, culturali, informativi e di sensibilizzazione
per il contrasto di ogni forma di pregiudizio legata all’orientamento sessuale
e all’identità di genere.
Vogliamo tutto,
consapevoli che la crisi attuale non può essere utilizzata per sottrarre e
restringere spazi di libertà e di cittadinanza a quei soggetti che già in un
periodo “pre-crisi” ne pagavano il prezzo sociale, economico e culturale
maggiore, consapevoli che i parametri economici, come lo spread e il P.I.L. non
misurino il benessere, la realizzazione e la felicità di ciascuna e ciascuno e
vogliamo che governo e istituzioni riconoscano tutti i diritti e le garanzie
che ci spettano.
Vogliamo una riforma
radicale del sistema di welfare, a oggi fondato prevalentemente sull’istituto
familiare. Vogliamo un welfare universale, che consideri sia le famiglie sia
gli individui, attraverso un sostegno reale al reddito come strumento di
concreta autonomia delle persone, di tutela dall’emarginazione sociale e,
soprattutto per i giovani e per gli anziani, di indipendenza dalla famiglia
d’origine.
Vogliamo tutto per
costruire, insieme a tutte le forze vive del Paese, un tessuto culturale e
sociale aperto e inclusivo, che faccia delle differenze una ricchezza. Vogliamo
tutto, vogliamo parità di accessibilità all’informazione, alla formazione e
alle attività della vita quotidiana in genere anche per chi, come le persone
sorde, sconta il fatto di far parte di una minoranza linguistica che lotta da
anni per il suo riconoscimento e la visibilità della sua diversità.
Vogliamo tutto, in un
percorso comune a quanti subiscono gli effetti più duri di stigma,
emarginazione, discriminazioni e violenza: donne, migranti, diversamente abili,
lavoratori precari e sfruttati, Rom, credenti di minoranze religiose, giovani e
studenti. Uniti a chi ancora crede nei valori dell’uguaglianza, della dignità
umana e delle differenze. Insieme si può costruire e regalare un Paese più
giusto, libero, laico e democratico.
Vogliamo tutto, vogliamo
un’informazione corretta e non affetta da pregiudizi e moralismi sulle malattie
sessualmente trasmissibili, così come vogliamo interventi per combattere lo
stigma sociale che colpisce le persone in HIV, con una particolare attenzione a
campagne di prevenzione e sensibilizzazione riguardo alla sieropositività e
all’AIDS, nel rispetto di una sessualità libera e consapevole.
Vogliamo tutto, vogliamo
che l’appartenenza all’Unione Europea non si traduca nelle misure di austerity
che mortificano la maggioranza della popolazione, nei tagli indiscriminati alla
spesa sociale e nell’abbassamento generale dei diritti delle lavoratrici e dei
lavoratori. Vogliamo che l’idea di Europa si basi sull’allargamento dei
diritti, civili e sociali, indipendentemente dal paese di origine, in un’ottica
di avanzamento e non di regressione, applicando i principi e i diritti sanciti
della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali. All’Europa dell’austerity vogliamo sostituire l’Europa
dei diritti.
Vogliamo quindi che ogni
persona veda riconosciuta, tutelata e promossa la propria specificità e vogliamo
che le istituzioni assicurino a tutte e tutti il pieno godimento dei propri
diritti, della propria dignità e della propria libertà.
I partecipanti al Roma
Pride 2012 vogliono costruire, attraverso la partecipazione e la diffusione di
una cultura del rispetto reciproco, una società accogliente, inclusiva e
plurale.
Per
questo VOGLIAMO TUTTO!
I promotori del Roma Pride 2012
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
QueerLab
Lista Lesbica Italiana
Rete Genitori Rainbow
Subwoofer
Roma Rainbow Choir
Gaynet Roma
Orgogliosamente LGBTIQ
Famiglie Arcobaleno Roma
Gruppo sordi e udenti LGBTE Roma
Collettivo di femministe e lesbiche “La Mela di Eva”
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
QueerLab
Lista Lesbica Italiana
Rete Genitori Rainbow
Subwoofer
Roma Rainbow Choir
Gaynet Roma
Orgogliosamente LGBTIQ
Famiglie Arcobaleno Roma
Gruppo sordi e udenti LGBTE Roma
Collettivo di femministe e lesbiche “La Mela di Eva”
Per avere maggiori info clicca qui. Il documento è tratto dal sito ufficiale del Roma Pride 2012.
Ma sai che credo che abbiamo fatto un pezzetto di pride insieme? (disse lei basandosi sulla sua memoria e sulle foto viste su twitter e quindi fonteattendibilissimacomeno). E lo so, so' notizie che ti sconvolgono l'esistenza, non potevo proprio non fartelo sapere. :-) Ciao ciao
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