IL PUNTO del SIGNOR PONZA
La
doverosa premessa è che quando Annabelle Bronstein mi ha chiesto di scrivere
per il giovedì random mi sono sentito felice e onorato al tempo stesso. Spero
che la mia scenata isterica alla Loretta Goggi non abbia influito
eccessivamente sulla scelta. Negli istanti successivi, tuttavia, ho iniziato un
po’ a sentire il peso della responsabilità di scrivere su un blog che seguo e
ammiro da tanti anni e che, soprattutto, è così apprezzato. In poche parole, mi
son cagato addosso. Il compito che mi è stato affidato, infatti, è quello di
parlare di attualità e politica. Quindi la mia grossa preoccupazione è quella
di cercare di non annoiare, anche perché fondamentalmente resto pur sempre un
cazzone di prima categoria.
Per
facilitarmi in questo compito e inaugurare questo spazio, ho deciso quindi di
parlare di politica partendo da uno che era nato facendo il comico, cioè
facendo ridere la gente: Beppe Grillo.
Il
comico genovese è molto in voga in questi ultimi mesi, manco stesse facendo un
tour mondiale BPP GRLL, prendendo per il culo Lady Gaga e scapezzolando sul
palco come fosse una Belen Rodriguez qualsiasi. No, molto peggio. Tante persone
hanno votato alle ultime elezioni amministrative il Movimento 5 Stelle, da lui
promosso e sponsorizzato, al punto che a Parma, comune di circa 188.000
abitanti, è stato eletto il primo sindaco “grillino”. Ma su questo ci torniamo
a breve.
Prima
vorrei spendere due parole su Beppe Grillo. Beppe Grillo è tornato alla ribalta
negli ultimi anni per essersi promosso come paladino delle nuove tecnologie e,
soprattutto, grazie al successo del suo blog. A proposito, voi avete mai aperto
il blog di Grillo recentemente? E’ talmente incasinato che era più facile
navigare e trovare contenuti nei vecchi Windows Live Spaces scritti dalle
bimbeminkia e piene di scritte glitterate e animazioni di Hello Kitty che
provocavano attacchi epilettici ripetuti. E’ importante inoltre non dimenticare
che, una decina di anni fa, durante i suoi spettacoli, Grillo spaccava i
computer sul palco come nemmeno il peggior luddista. Diceva anche di voler
distruggere i partiti e oggi praticamente ne ha fondato uno.
Non
mi si fraintenda, non ho nulla in contrario a chi cambia idea. Io stesso lo
faccio più o meno un migliaio di volte al giorno. Quello che più mi spaventa è
che Grillo ha tirato su un carrozzone che, sfruttando l’ondata di antipolitica,
si trova a fare i conti con la delicatezza e la responsabilità che il ruolo di
governo della Cosa Pubblica impongono. L’elezione a sindaco di Pizzarotti a
Parma ne è un esempio. Il Movimento 5 Stelle si è trovato catapultato alla
guida di una città di medie dimensioni, con un debito di bilancio stimato tra i
900 milioni di euro e il miliardo e due. Ancora non hanno formato la Giunta
(solo un assessore è stato annunciato. Per carità, via youtube, bellissimo, ma
solo uno) e hanno deciso di scegliere il city manager (il Direttore Generale),
esaminando i curriculum che arriveranno via internet. Il tutto per quanto? Pare
per circa 38.000 euro lordi (non ho trovato conferme, anche perché sul blog di
Grillo, come vi dicevo, non si capisce un cazzo). Cioè più o meno lo stipendio
che un Signor Ponza qualsiasi potrebbe guadagnare. tra un paio d’anni. Ma 1
miliardo di euro di debiti di un Comune non si risana con l’antipolitica e gli
slogan, né tantomeno con qualcuno che “assumi” via internet per quelle cifre
lì.
Si
sarà intuito che il mio giudizio nei confronti di Beppe Grillo e del suo movimento
è decisamente negativo. E allora gli altri sono meglio? Direi di no, il
panorama non offre molto. Forse Gerry Scotti arriverà a salvarci e a benedirci
tutti quanti, ma questa, se non vi ho martellato troppe le palle con questo
post, potrebbe essere materia di approfondimento dei prossimi giovedì random.
Se anche tu sei rimasto totalmente convinto e appassionato dal punto di vista del Signor Ponza, leggilo su Così è (se vi pare) e non perdere l'occasione di metterti in discussione!!!!