martedì 7 luglio 2009

Trans, prostitute, papponi e polizia. E poi mi lamento.

Quello che può succedere nella mia vita è sconfinito. E senza senso. Sempre. Sabato sera, nonostante fossi un pò down di mood sono comunque uscito e dopo una cena a base di pizza chez-moi con Guy e la Du Barry sono andato al Coming. La serata ha visto diverse presenze, più o meno scomode. Ma tutto quello che mi ha devastato è successo dopo. Ero su viale Aventino con Guy e lo stavo riportando a casa quando alla fermata del notturno vedo Buyo con altri due amici. Decido di fermarmi per strapparli a casa, quindi metto la freccia, e accosto a destra. Ma dietro di me un pazzo ubriaco decide uno di non vedermi e due di venirmi quasi addosso facendomela fare anche addosso. Credetemi. La paura in 4 secondi netti. Il bello che lui, che non era neanche da solo in macchina non si è neanche fermato. Nè mi ha insultato. Era strafattissimo secondo me. Caricati i testimoni oculari della mia quasi morte mi sono rimesso alla guida direzione Piramide. La prima fermata è vicino la piramide dove saluto gli amici che vanno verso Testaccio e riporto Buyo a casa. E su viale Ostiense ribecco il mio quasi assassino di prima che tenta una manovra non consentita ma credo in nessuna parte del mondo. Con molta non chalance fa un'inversione di marcia nel mega incrocio dopo il ponte della stazione Ostiense. Senza parole. E poi che succedono le stragi del sabato sera. Vabbè. Saluto anche Buyo e accompagno Guy a San Paolo. Da lì mi spiega "Vai dritto al semaforo giri a destra, poi al secondo giri a destra e poi di nuovo a destra verso Ponte Marconi. Hai capito?". Ed io. "Si." Silenzio. "Non hai capito dì la verità". Ed io. "Massìchehocapitooooo, dai ti faccio uno squillo appena arrivo a casa". Erano tipo le 4:20. Ok. Parto. Semaforo. Giro a destra. Arrivo al secondo semaforo. Giro a destra. E poi di nuovo a sinistra. Faccio tipo cinquanta metri e mi trovo in un posto strano. Prima cosa, tutta la strada è buia. Si vedono solo una marea di prostitute ai bordi della strada. Vabbè, penso, basta andare dritto fare l'incrocio e attraversare il ponte Marconi. Faccio altri cento mentri e nulla di tutto ciò. Mi ritrovo in una strada a senso unico dove un cartello mi indica la direzione per l'autostrada. Maporcadiquellatroia. Decelero e la mia ancora di salvezza è la Erg che sta proprio prima della strada per l'autostrada. Entro nella piazzola del benzinaio e cerco di capire come uscire da quel dramma. Guardo indietro per capire se posso tornare indietro. Ma non si può, la strada diventa senso unico, e non posso andare in contromano. Con la fortuna che ho come minimo vengo arrestato. Cè solo una piccolissima stradina prima dell'imbocco per quella più grande che va all'autostrada. Decido allora di prendere il mio amico Tom Tom. Il mio navigatore satellitare. Apro il portaoggetti e manco fossi in una navicella spaziale attacco la ventosa, ci attacco il navigatore e il filo lo connetto all'accendisigari. Accendo. E imposto l'indirizzo di casa. Purtroppo dopo circa quindici minuti sono ancora lì ad aspettare che Tom Tom trovi i satelliti. Maleddettonavigatore. E proprio che mentre aspetto decido di accendere una sigaretta e mentre lo faccio vedo che dietro di me cè un fiorino parcheggiato con uno stranofiguro che ci dorme dentro. Comincio ad avere paura. Schiaccio il tasto della chiusura-centralizzata. Mamma mi sento Britney in tutina rossa nel video di Oops..! I Did It Again! Mi giro per sputare il fumo fuori dalla macchina e a cinque metri da me ci sono due simpatiche trans alte sette metri e un'altra simpatica ragazza dai colori esotici in dolce attesa. Divento bianco di colpo. Picchetto nervosamente con le dita sul mio inutile e fuoriluogo navigatore ancora in attesa di un fottuto satellite. Decido di far finta che non ci sia nulla di strano. In fin dei conti non c'era nessun problema. Non avevo via di fuga ed ero in quel momento circondato da due trans che probabilmente avevano l'hobby del basket e un probabile pappone in un fiorino che mi chiudeva la strada dietro, pe rnon parlare di una puerpera cinese. Davanti una strada impraticabile. Indeciso se appellarmi a delle preghiere in aramaico antico o alle bestemmie di ogni genere, butto la sigaretta e mi serro a finestrini chiusi in macchina. Ed ecco il primo trans che mi ticchetta il vetro. "Midaiunsigarettttiiiiii?????". Io accenno un sorriso. Bisogna fingere tranquillità. Nella mia testa invece c'era il comunicato stampa di Arcigay dell'indomani mattina: "Giovane omossessuale si prostituiva in zona Marconi. Aggredito dalle signorine del posto". No vabbè. Abbasso il vetro giusto tre millimetri e gli passo una siga. Ma in quel momento una luce mi illumina il volto. Le mie nuove amiche fuggono. Scompaiono chissà dove e io già mi sento un pò perso. Ne avremmo fatte di bendonde. E invece mi trovo un simpatico poliziotto che mi chiede i documenti. Mi sento finalmente salvo. E libero. Credo. Ma la vita non finisce mai di stupirti. Gli favorisco i documenti e mi sento domandare "Lei sa che è un reato andare con le prostitute in Italia????". Sgomento. Incredulità. Sorpresa. Mi viene da ridere. Qualè il colmo per Annabelle Bronstein, noto omossessuale della capitale? Essere multato per andare a puttane. Esco dalla macchina e mi avvicino al tipo. Tra l'altro, BONODAFARESCHIFO. "Mi scusi agente, ma secondo lei, IO posso andare a prostitute?. Guardi, mi spiace deluderla, ma è proprio IMPOSSIBILE". Sottolineo impossibile con uno strano movimento delle palpebre e una semimovenza pop. Come cazzo è che chiunque a prescindere mi da della checca e sti due non capiscono che sono gay, anzi sono lilì per multarmi. Mah! Anzi con novizia di particolari spiego loro che mi ero perso, sbagliando strada, e che stavo aspettando che il mio navigatore si attivasse per portarmi a casa. Stacco Tom Tom dalla ventosa e gliela mostro. Ovviamente 18.757 satelliti disponibili. Glisso e continuo il racconto. Sono arrivate le signorine del posto che volevano fumare. L'altro collega si affaccia dalla volante e mi dice che è tutto ok, non sono un delinquente e i miei documenti sono apposto. Io faccio un bel respiro e mi sento sollevato ma Ponciarello ancora non sembra essere convinto. Vuole sapere cosa faccio nella vita, dove abito e come mai sono lì. "Ho accompagnato un amico a casa", sentenzio. E lui, "Si adesso si dice amico. Vabbè". Ma non è che questo policeman forse forse abbia anche lui l'orecchio lungo, mi chiedo. Oppure mi sta prendendo giusto per il culo? La seconda appuro. Prende il navigatore e controlla la strada. Mi dice che la strada consigliata è una strada poco sicura ma è l'unica che mi fa tornare sull'altro lato della strada nella direzione giusta. Mi sento dire solamente che loro si sarebbero messi davanti a me e mi avrebbero fatto strada. A me viene da ridere, ma sto zitto. Avrei preferito che lui mi venisse dietro. Ovviamente. Decido che la serata ha raggiunto il massimo storico, li ringrazio e monto in macchina. Mamma quanti termini porchegni sto usando. Anyway, la strada più che pericolosa è veramente spaventosa. Frasche ovunque, buio totale e un minuscolo ponte sotto il quale passo. Giro a destra e sono nella civiltà, di nuovo. Faccio ciao con la manina ai miei polizziotti personali e ringrazio sorridendo, loro mi accendono la sirena a mò di saluto. Mi viene solo da ridere. E rincaso con il sorgere del sole. San Paolo-Prati un ora quasi. Complimenti Annabelle. Mi metto a letto e squillo a Guy, sono le 5:30. Lascio un promemoria sul mio telefono, contattare un'assistente personale. E un'autista. A tutti i costi.

7 commenti:

  1. ma tu sei una rincoglionita
    e poi potevi portarmi i poliziotti!
    ;)

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  2. tesoro tu hai ragione...ma credimi...ero senza parole...e ne avevo di bendonde...ovviamente!
    AB

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  3. http://killthelights.org/displayimage.php?pid=230947&fullsize=1

    Poteva andarti peggio.

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  4. auhauahuahauhauhauhauuahua
    auhauauhauauhahuahuauhauhau
    auhauhauhauahahauhuahuahahu
    pazzesco!
    AB

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  5. Annabelle, con che coraggio volevi farti il poliziotto? Non sai che al giorno d'oggi i marines in libera uscita sono molto più adatti a simili maialate all'aperto?

    Mi hai davvero delusA!

    Baci.

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  6. che darei per vivere un'esperienza simile!

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  7. Ciao! Mi chiamo Filippo Orlando e ho una vita similissima alla tua. Io però penso che bisogna vedere il lato positivo delle cose e della vita,quindi cerco di pensare quando ci sono questi momenti bizzari:"almeno ho una vita diversa dagli altri".

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